Ciao a tutti! Sono Andrea, UX/UI designer e Project Manager in Hastega. Lo sviluppo software può sembrare una giungla di task caotici e incomprensioni, ma c’è un modo per uscirne: rendere ogni fase chiara, collaborativa e orientata al valore. Ti mostrerò come abbiamo trasformato progetti caotici in successi grazie a un approccio semplice ma efficace.
In questo post ti racconterò come adattare le tue procedure in modo che possano fare la differenza, non solo fra un software funzionante e uno no, ma tra un software completo e uno incompleto, partendo da esperienze reali e applicazioni pratiche.
Il Problema: La Complessità della Gestione dei Progetti
Quando si lavora su progetti complessi è facile perdere di vista il quadro generale. Task mal definiti, incomprensioni tra membri team e mancanza di criteri chiari possono portare a ritardi o risultati insoddisfacenti. Ad esempio:
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Task generici: “Implementa il login” non dà abbastanza contesto.
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Mancanza di visione d’insieme: Gli sviluppatori si concentrano solo sul codice, ignorando l’esperienza dell’utente finale
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Procedure inesistenti: Ogni membro del team lavora con un approccio diverso, causando disallineamenti tra l’aspettativa e la realtÃ
Tutti esempi di vita vissuta, e sono questi problemi che mi hanno portato a cercare una soluzione per gestire meglio i miei progetti: Cercando mi sono da prima imbattuto nel metodo Agile, poi in Scrum, poi in quello o quell’altro framework e via via giù, dentro la tana del Bianconiglio del project management.
Questa materia però è sterminata e questo un blog che non durerà altre 700 parole, quindi riassumo.
Dopo anni di prove ed errori posso infatti elencarti con serenità quelle che ad oggi considero delle tattiche facilmente implementabili, che possono fin da subito cambiare in meglio il modo di lavorare, tuo e del tuo team.
La Soluzione: User Stories
Le User Stories sono uno strumento fondamentale per organizzare il lavoro in modo comprensibile per tutti i membri del team. A differenza dei task tradizionali, una User Story risponde a tre domande chiave:
- Chi? – Chi utilizzerà questa funzionalità ?
- Cosa? – Cosa deve fare questa funzionalità ?
- Perché? – Qual è il valore per l’utente finale?
E lo fa seguendo più o meno questa formula:
- Come [tipo di utente], voglio [azione/obiettivo] così da [beneficio].
Esempio Pratico
Riprendiamo il nostro task generico: “Implementa il login”, citato a inizio blog.
Supponiamo che la app che stiamo sviluppando sia un gestionale dedicato agli addetti alle pulizie, il gestionale ha bisogno di una login e noi dobbiamo svilupparla, andiamo a scrivere la relativa User Story:
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- Come [addetto alle pulizie], voglio [accedere alla mia area privata] , così da [visualizzare le stanze assegnatemi e completare il mio lavoro in modo efficiente].
Questo modo di descrivere l’obiettivo dello sviluppo rende chiaro allo sviluppatore non solo cosa deve essere realizzato, ma anche perché è importante farlo. Inoltre, offre una visione d’insieme più completa, collegando ogni attività al contesto e al valore che genera all’interno del progetto.
Criteri di Accettazione: l’infame Definition Of Done
A corredo della User Story può essere aggiunta una lista di criteri che aiuta lo sviluppatore a chiarire e gestire quei casi limite che potrebbero passare inosservati fino ad arrivare al cliente (credimi nessuno vuole che questo accada 🙂)
Questa lista si chiama Definition of Done (DoD), e definisce quando lo sviluppo di una funzionalità può considerarsi completato. La lista é composta da una serie di criteri che definisco azioni e reazioni possibili, più o meno cosi:
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- L’utente deve poter inserire username e password, e premere un pulsante di invio.
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- In caso di successo, viene reindirizzato alla dashboard personale.
- In caso di errore, appare un messaggio specifico, e i campi diventano visivamente invalidi.
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Questi semplici criteri rendono la completezza del task quasi inequivocabile, diventa cosi più semplice per tutti, developer e project manager, capire se un pezzo di sviluppo può definirsi concluso.
Prova tu!
Che tu sia un developer o un project manager ti propongo questa sfida: crea una User Story con annessa DoD per implementare il reset della password.
Ti lascerò a fine di questo blog la mia soluzione con una piccola riflessione che sono sicuro ti sarà utile!
Un Passo in più: Non tralasciamo le Procedure Condivise
Le procedure sono come un manuale di istruzioni per il team.
Ma a cosa servono?
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Standardizzano i processi: Tutti seguono lo stesso approccio per lo sviluppo e la consegna del codice.
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Riducono gli errori: Una checklist di best practices da seguire o delle suite di tests da lanciare riduce la possibilità di trovare errori indesiderati.
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Migliorano la collaborazione: Ogni membro del team sa cosa aspettarsi dagli altri.
Si potrebbe parlare ad ore di quali sono le procedure migliori e come implementarle ma cerchiamo di rimanere con i piedi ben ancorati a terra.
Ti spiegherò una procedura semplice e immediata da condividere con il team di sviluppo per essere sicuri che lo sviluppo proceda senza imprevisti e intoppi.
Riprendiamo il nostro task dell’autenticazione
Abbiamo elaborato una User Story completa e dettagliata, pronta per essere realizzata da chiunque. Ora ti presento una procedura chiara e strutturata, progettata per ottimizzare il processo di sviluppo e facilitare l’inserimento di nuovi membri nel progetto, garantendo così il massimo rendimento da parte di tutti.
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- Utilizzando il sistema di versionamento di riferimento, staccare un branch dall’ambente di sviluppo più aggiornato facendo riferimento alla user story che abbiamo in carico
- Sviluppare il codice seguendo i criteri della DoD.
- Testare la funzionalità in ambienti diversi, testarla in locale non é quasi mai sufficiente, develop è obbligatorio e se fosse possibile, l’ottimo sarebbe un ambiente di test/staging
- Consegnare lo sviluppo prodotto alle pipelines di deploy e passare alle user story successive
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Visto? É molto più semplice di quello che i fuffaguru, scrum master, gli altri vogliono farti credere. Parti semplice.
Conclusioni
Le user stories e le procedure non sono solo strumenti tecnici: sono un linguaggio comune che collega sviluppatori, project manager, stakeholder e utenti finali. Imparare e implementare questo linguaggio richiede tempo e pratica, ma i benefici sono enormi: progetti più organizzati, team più collaborativi e utenti più soddisfatti.
In Hastega sappiamo quanto possa essere sfidante integrare questi strumenti senza sentirsi sopraffatti. Per questo ho preparato un cheat sheet che ti aiuterà a muovere i primi passi nel modo più semplice e immediato. Al suo interno troverai anche la mia soluzione al piccolo esercizio proposto, così da confrontarla con la tua!
Padroneggiare strumenti come le user stories e le procedure condivise è un viaggio continuo: inizia con un passo alla volta. Se non sai quale potrebbe essere il tuo prossimo passo, prova a chiedere al tuo assistente AI di fiducia:
‘Come creare user stories efficaci?’ o ‘Quali sono le migliori pratiche per una Definition of Done?’.
Oppure, cerca sul tuo motore di ricerca preferito parole chiave come ‘esempi di user stories per software’ o ‘procedure agili per team di sviluppo’.
E se hai ancora dubbi o semplicemente vuoi fare due chiacchiere, siamo qui per aiutarti! In Hastega crediamo che condividere conoscenze sia il primo passo per creare software migliori. Contattaci per scoprire come possiamo migliorare insieme il tuo processo di sviluppo!
SPOILER! La mia soluzione:
Questo è il modo in cui ho scelto di svolgere l’esercizio che ti ho proposto poco prima. Come puoi vedere, ho messo in pratica le procedure di cui ti ho parlato:
- User Story chiara e mirata: Il Chi, Cosa e Perché sono definiti in modo semplice e comprensibile.
- Criteri di Accettazione dettagliati: Ho inserito varie condizioni, perché è importante considerare tutte le variabili, anche in un task apparentemente semplice. In questo caso, ho scelto di concentrarmi esclusivamente su criteri di accettazione funzionali, lasciando da parte quelli grafici per questa dimostrazione.
- Definition of Done completa: Ho aggiunto criteri qualitativi con un alto livello di dettaglio, spingendo l’asticella del concetto di “finito” più avanti del solito per mostrarti quanto sia fondamentale avere standard precisi.
Per concludere (questa volta davvero!), voglio lasciarti una riflessione finale: la gestione di un progetto ha uno scopo principale, migliorare la produttività del team, non ostacolarla. Quando scriverai la tua prossima User Story, evita di complicarti la vita. Non riempirla di requisiti superflui né di eccessivi dettagli nei Criteri di Accettazione o nella DoD. Parti con semplicità e aggiungi un elemento alla volta, fino a trovare un equilibrio che sia davvero utile per te e il tuo team. Alla fine, ciò che conta davvero è creare software funzionanti, non perdersi nelle procedure.
Ci vediamo presto e buon lavoro con i tuoi progetti! 🚀
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